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L’Erba Può Aiutarti A Perdere Peso?
7 min

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Si dice che la cannabis stimoli l'appetito, perché scatena la cosiddetta “fame chimica”. Tuttavia, secondo alcuni studi, potrebbe anche contribuire alla perdita di peso. In questo articolo esamineremo i vari aspetti di questa potenziale correlazione e cercheremo di capire se l'erba può davvero aiutare le persone a dimagrire.

Quando si parla di utilizzo di cannabis correlato all'alimentazione, il primo pensiero che affiora alla mente è la “fame chimica”. Senza entrare nei dettagli tecnici, questo termine sta ad indicare l'improvvisa voglia di cibo che emerge dopo aver assunto cannabis. Sapevate che la cannabis a scopo terapeutico viene spesso utilizzata per stimolare l'appetito ed aiutare i pazienti ad aumentare di peso?

Tuttavia, nonostante l'aumento dell'appetito, diversi studi indicano che i consumatori di cannabis hanno meno probabilità di essere sovrappeso. Esiste quindi una possibile correlazione tra utilizzo di cannabis e perdita di peso? Scopriamolo insieme.

Fumare aiuta a dimagrire?

Fumare aiuta a dimagrire?

Un'indagine condotta nel 2011 (Le Strat & Le Foll), ha rivelato che i tassi di obesità erano più elevati nei soggetti che non assumevano marijuana rispetto a coloro che la consumavano. Dunque, il segreto per perdere peso è fumare uno spinello? Non esattamente. È ormai risaputo che la perdita di peso è associata a diversi fattori e la scienza ha individuato alcune aree in cui la cannabis potrebbe avere un impatto considerevole.

Grazie ai suoi effetti confortanti e lenitivi a livello fisico, la marijuana potrebbe alleviare i problemi di mobilità in alcuni individui, stimolandoli a fare più attività fisica. Inoltre, molti consumatori di cannabis si astengono dal consumare bevande alcoliche. Ciò contribuisce a ridurre la quantità di calorie introdotte nell'organismo. L'aumento di peso è spesso associato alla carenza di sonno: dal momento che la cannabis favorisce il rilassamento, una tranquilla notte di riposo potrebbe contribuire a tenere sotto controllo il peso corporeo.

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E la fame chimica?

Se avete visto film come “American Trip - Il primo viaggio non si scorda mai”, saprete che, dopo aver fumato una discreta quantità di marijuana, può emergere il desiderio di consumare un'abbondante quantità di cibo.

In questi film, la rappresentazione della fame chimica è ampiamente enfatizzata, ma non troppo distante dalla realtà. Cosa scatena una voglia di cibo così urgente ed improvvisa?

Secondo alcune ricerche (Stromberg, 2014), tutto nasce dal bulbo olfattivo, una parte del cervello che elabora gli odori. Durante un esperimento eseguito su cavie da laboratorio, gli esperti hanno analizzato la capacità del THC di amplificare il senso del gusto e dell'olfatto mentre gli animali ingerivano cibo.

In definitiva, lo studio suggerisce che, se il consumo di marijuana amplifica le sensazioni associate all'assunzione di cibo, potrebbe anche stimolare l'appetito. Praticamente, se il cibo ha un sapore migliore o un odore più gradevole, probabilmente saremo più invogliati a mangiarlo.

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Comprendere il legame tra cannabis e perdita di peso

Comprendere il legame tra cannabis e perdita di peso

La perdita di peso è determinata da una serie di variabili. Ma, in realtà, può essere spiegata in modo molto semplice: quando si crea un deficit di calorie, si perde peso.

Il nostro corpo brucia calorie costantemente, giorno dopo giorno. Lo fa anche mentre svolge le funzioni fisiologiche essenziali, come respirare, dormire o pompare sangue nei vasi sanguigni. Questo è chiamato anche tasso metabolico basale (TMB).

Per creare un deficit calorico, è necessario limitare l'assunzione di cibo ed incrementare l'attività fisica. Con il passare del tempo, l'organismo inizierà ad utilizzare le riserve di grasso accumulate per continuare a produrre energia. Ma che ruolo ha la cannabis in questo contesto? Di seguito elenchiamo alcune ipotesi:

Cannabis ed intestino

Secondo alcune teorie, il consumo di cannabis potrebbe favorire la perdita di peso grazie all'azione esercitata sull'intestino. Uno studio clinico (Thu et al., 2023) a cui hanno partecipato 2.526 volontari ha esaminato il potenziale influsso della cannabis sul microbiota intestinale, una serie di microrganismi capaci di stimolare il sistema immunitario e scomporre le molecole alimentari potenzialmente tossiche. Il microbiota è essenziale per il corretto funzionamento dell'apparato digerente. I risultati dello studio evidenziano un legame tra uso di cannabis ed alterazione del microbioma in varie aree del corpo umano. Ad ogni modo, è necessario svolgere indagini più approfondite per giungere a conclusioni definitive.

Cannabis e mobilità

In caso di dolore o malessere fisico, si è meno propensi al movimento. Il dolore può impedire di svolgere semplici attività, incluso l'esercizio fisico. E, come sappiamo, l'attività fisica è uno dei principali fattori che contribuiscono alla perdita di peso e ad uno stile di vita sano.

Come i recenti studi stanno cercando di determinare, forse la cannabis potrebbe offrire sollievo dal malessere associato a dolore, depressione o disturbi del sonno? In tale ambito, il THC è stato sottoposto a numerosi studi.

In termini di ricerche approfondite, possiamo prendere in esame una revisione sistematica del 2015 (Whiting et al.) che includeva 79 studi clinici focalizzati sui cannabinoidi per uso terapeutico. Secondo gli autori dell'indagine, esistono “prove di moderata qualità” per supportare l'utilizzo di cannabinoidi come trattamento in caso di dolore cronico e spasticità. Alcune prove di “bassa qualità” suggeriscono inoltre che i cannabinoidi possano contribuire a contrastare disturbi del sonno, sindrome di Tourette, aumento di peso associato ad HIV e nausea e vomito provocati da chemioterapia.

Cannabis e tono dell'umore

Per molti, il termine “affettività negativa” potrebbe risuonare totalmente estraneo. In pratica, è un tratto della personalità che scatena emozioni negative e bassa autostima. L'affettività negativa è strettamente correlata a patologie mentali che, a loro volta, possono indurre i malati a condurre uno stile di vita nocivo per la salute.

Tuttavia, è interessante sottolineare che i ricercatori studiano la cannabis per la sua potenziale capacità di alleviare tali condizioni. Una recente indagine (Alshaarawy & Anthony, 2019) sui consumatori di marijuana terapeutica si è concentrata proprio su questo aspetto.

Nonostante l'assenza di risultati definitivi, è comunque possibile provare a determinare una connessione tra uso di cannabis e riduzione dell'affettività negativa per promuovere uno stile di vita più sano ed attivo.

Cannabis e sonno

Cannabis e sonno

Senza dubbio, il sonno è una parte fondamentale della vita di un essere umano. Mentre dormiamo, il nostro corpo ha la possibilità di riparare eventuali danni, trasformare in ricordi le esperienze della giornata appena trascorsa e migliorare le funzioni corporee.

La carenza di sonno, chiaramente, è più dannosa che benefica. Per quanto riguarda gli influssi sul peso corporeo, uno studio (Gozal et al., 2016) ha individuato un legame tra privazione del sonno e sovrappeso. Secondo i ricercatori, chi non dorme a sufficienza è maggiormente incline ad ingerire una maggior quantità di calorie, soprattutto se ha un facile accesso al cibo.

In caso di disturbi del sonno, la cannabis può rivelarsi molto utile. Chi consuma una varietà Kush prima di coricarsi, sa bene che l'erba è in grado di favorire l'addormentamento. Anche uno studio svolto nel 2017 (Babson et al.) ha portato a conclusioni analoghe. Nello specifico, il THC sembra essere il principale responsabile di questo fenomeno. Ma anche altri cannabinoidi racchiudono utili proprietà. Il CBD, ad esempio, è un cannabinoide famoso per la sua potenziale capacità di rilassare e confortare il consumatore, senza generare effetti psicotropi.

Cannabis e metabolismo

In precedenza abbiamo citato alcuni studi secondo i quali il consumo di cannabis sarebbe associato ad un indice di massa corporea inferiore. In questa sezione spiegheremo le possibili ragioni di questo fenomeno.

Secondo una ricerca condotta nel 2018 (Rossi et al.), dosi elevate di cannabis potrebbero generare intensi effetti soporiferi. Ciò potrebbe a sua volta ridurre il desiderio di assumere cibo.

Un'altra ricerca (Le Strat & Le Foll, 2011) suggerisce che la progressiva legalizzazione della cannabis ricreativa abbia contribuito a diminuire il consumo eccessivo di alcol. Ed è risaputo che le bevande alcoliche forniscano un elevato apporto calorico. Di conseguenza, sostituendo l'alcol con la cannabis sarebbe possibile tenere sotto controllo l'aumento di peso.

Per quanto riguarda gli effetti della cannabis sul metabolismo, gli autori dell'indagine precedentemente citata evidenziano un collegamento tra dieta, produzione di endocannabinoidi ed aumento di peso. Nello specifico, chi assume alimenti ricchi di acidi grassi omega-6 ed omega-3 esibisce livelli superiori di anandamide e 2-arachidonoilglicerolo (2-AG) e potrebbe dunque essere maggiormente predisposto a disfunzioni metaboliche.

Tuttavia, gli scienziati ritengono che il consumo di cannabis potrebbe favorire l'abbassamento dei livelli di anandamide e 2-AG, stabilizzando le funzioni metaboliche.

La cannabis può causare un aumento di peso?

La cannabis può causare un aumento di peso?

La cannabis fa ingrassare? Anche in questo caso, la risposta non è chiara e definitiva come si potrebbe auspicare. Sebbene l'utilizzo di cannabis ricca di THC offra potenziali vantaggi, di fatto questo cannabinoide tende a stimolare l'appetito. In dosi minime tale effetto è quasi irrilevante ma, in quantità elevate, la cannabis potrebbe contribuire ad incrementare l'apporto calorico quotidiano in alcuni consumatori. Ad ogni modo, ciò non rappresenta necessariamente un aspetto negativo.

Una ricerca (Sansone & Sansone, 2014) sottolinea che la cannabis è stata a lungo impiegata per scopi terapeutici dai pazienti affetti da patologie come HIV/AIDS e cancro, al fine di stimolare l'appetito.

Quale varietà di cannabis è più adatta per perdere peso?

Quale varietà di cannabis è più adatta per perdere peso?

Quando si pensa alla cannabis, la mente si dirige automaticamente verso le varietà psicotrope ricche di THC. Ma quali sono le genetiche più adatte per perdere peso? In realtà, esistono diversi cannabinoidi potenzialmente adatti a tale scopo.

THCV per perdere peso

Qualcuno potrebbe restare perplesso nel leggere questo titolo, ma non si tratta di un errore di battitura. La THCV è uno dei tanti cannabinoidi della cannabis. Pur non essendo famoso come il THC, anche la THCV potrebbe generare potenziali effetti psicotropi, ma solo se assunta in dosi molto più elevate rispetto al THC. I due cannabinoidi esibiscono una struttura simile, ma nella THCV è assente un piccolo elemento che incide profondamente sugli effetti complessivi della molecola.

Riguardo la perdita di peso, alcuni studi (Whiting et al., 2015) hanno esaminato le potenziali capacità della THCV di ridurre l'appetito. Gli esperti stanno ancora analizzando il suo probabile meccanismo d'azione, forse correlato all'abilità di inibire i recettori CB1.

Chi è interessato a sperimentare le potenzialità di questo cannabinoide, sarà lieto di sapere che in commercio esistono diverse varietà ricche di THCV, inclusa la THC-Victory.

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CBD per perdere peso

Che ruolo svolge il CBD nell'equazione tra cannabis e perdita di peso? Per il momento gli studi scientifici sono ancora limitati ed è necessario reperire ulteriori prove. Ad ogni modo, alcune ricerche preliminari stanno esaminando la potenziale azione del CBD nella riduzione dell'appetito.

Altre indagini hanno valutato la capacità del CBD di scomporre i lipidi, e persino di ridurre il rischio di disfunzioni metaboliche. Come accennato in precedenza, si tratta di studi in fase embrionale; il vero ruolo del CBD nella perdita di peso resta nebuloso.

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La cannabis è davvero efficace per perdere peso?

La cannabis è davvero efficace per perdere peso?

Come abbiamo cercato di spiegare, i fattori coinvolti in una sana perdita di peso sono molteplici. In base agli studi condotti fino ad oggi, vale la pena analizzare l'efficacia della cannabis in combinazione con tecniche per perdere peso già collaudate, come dieta equilibrata ed attività fisica.

Ovviamente, al momento di utilizzare la cannabis, è importante scegliere metodi di somministrazione che non promuovano l'aumento di peso. In pratica, l'assunzione di edibili dolci o salati non rappresenta l'opzione ideale per ottenere un deficit calorico. Come già accennato, mentre fumare o vaporizzare varietà ricche di THC può scatenare la fame chimica, le genetiche ad elevato contenuto di CBD e THCV sono potenzialmente capaci di attenuare il desiderio di cibo.

Indipendentemente dalla capacità della cannabis di favorire la perdita di peso, l'unica soluzione comprovata ed efficace per dimagrire consiste nel raggiungere il deficit calorico; ciò significa assumere cibi sani in quantità adeguate, nonché svolgere regolare attività fisica, dormire a sufficienza e mantenere uno stato d'animo positivo.

Fonti:

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Adam Parsons
Adam Parsons
Il giornalista professionista del settore cannabico, copywriter ed autore Adam Parsons è un membro di lunga data dello staff di Zamnesia. Incaricato di coprire una vasta gamma di argomenti, dal CBD agli psichedelici e molto altro ancora, Adam crea post per blog, guide ed esplora una gamma di prodotti in continua crescita.
Fonti
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