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Perché La Musica Suona Meglio Quando Siete Fatti
2 min

Perché La Musica Suona Meglio Quando Siete Fatti

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Le droghe sono state spesso associate alla musica. Non solo agli artisti ma anche agli ascoltatori. Diamo un'occhiata per scoprire perché la musica suona meglio quando si è sotto l'effetto di sostanze stupefacenti.

Da quando l'uomo è apparso sulla Terra, la musica è sempre stata una parte fondamentale della sua vita. Gli uomini primitivi cantavano, battevano insieme le rocce e usavano persino strumenti ricavati da ossa animali per creare musica. Avrebbero anche usato funghi e piante allucinogeni per aumentare il loro piacere nell'ascoltare la musica da loro stessi creata.

La cannabis e altre droghe sono state a lungo associate alla musica, ed utilizzate come fonte di ispirazione da molti artisti - da Brian Wilson a Snoop Dogg. Sono state anche presentate come tema principale della musica stessa, partendo dagli psichedelici anni sessanta fino all' hip-hop dei giorni nostri. Non sono solo i creatori di tale musica ad utilizzare la cannabis per presentare le proprie idee, anche l'ascoltatore spesso ne fa uso come metodo per divertirsi e vivere appieno la musica. Ma perché la musica suona meglio sotto l'effetto delle droghe?

DROGHE: POTENZIARE L'ESPERIENZA DELL'ASCOLTATORE

Uno dei più grandi effetti della cannabis è la manipolazione della percezione. Il principio attivo, il THC, colpisce i recettori del cervello temporali e del piacere. Questo provoca una interruzione nella memoria a breve termine, permettendo al cervello di produrre sentimenti di connessione e una sensazione di piacere generale. La cannabis e la musica separati forniscono una risposta emotiva. Combinati assieme, ne producono una molto più forte. Daniel J. Levitin, autore di "The World in Six Songs" spiega che "L'interruzione della memoria a breve termine mantiene gli ascoltatori nel momento in cui la musica è in atto, senza essere in grado di tenere a mente in modo esplicito ciò che si è appena ascoltato. L'ascoltatore vive ogni nota completamente nel momento in cui viene suonata."

Anche se la cannabis può creare sentimenti di ansia e paranoia in alcuni utilizzatori, la musica ha la capacità di calmare e ridurre lo stress e, a sua volta, può contrastare alcuni degli effetti collaterali negativi della cannabis.

Mentre la maggior parte delle persone crede che possiamo solo ascoltare la musica e non percepirla, coloro che hanno preso la cannabis e contemporaneamente ascoltato musica, spesso la descrivono come strutturata e con una maggiore profondità, come se avessero avuto una profonda esperienza. Siamo sicuri che chiunque sia stato sotto l'effetto di droghe sia in grado di comprendere la sensazione di essere concentrati su qualcosa e sentirsi molto più in contatto con l'ambiente circostante. Uno studio fMRI (Functional Magnetic Resonance Imaging) intrapreso nel corso del 2011 ha dimostrato che vi sono state modulazioni nella elaborazione visiva e uditiva a causa del THC. Joe Dolce, autore di Brave New Weed spiega: "Le diverse aree del cervello hanno dei confini molto vaghi, sono controllate chimicamente e la teoria è che la cannabis allenti questi confini in modo che noi possiamo sentire la musica più profondamente."

La cannabis non è la sola ad aver trovato la sua strada nella scena musicale. Altre droghe, come MDMA, sono diventate parte della cultura musicale negli ultimi anni, soprattutto nei club e nei festival musicali.

L'MDMA funziona sui livelli di serotonina, dopamina, e noradrenalina. Questi sono neurotrasmettitori nel cervello che sono direttamente responsabili di emozione, motivazione e anche memoria. L'MDMA, quando assunta, provoca una reazione enorme con queste sostanze chimiche del cervello e aumenta le emozioni più positive come fiducia, felicità e amore. Unendo questo con i già noti effetti positivi della musica, si può capire il motivo per cui si potrebbe essere attratti dall'usare queste sostanze, mentre si sta andando in un club o si ascolta la musica preferita.

Questa non è una garanzia che avrete la migliore notte della vostra vita. Molti altri fattori sono importanti come il dosaggio, le proprie condizioni di salute generale, ma anche la qualità complessiva della sostanza stessa. Per quanto club e festival cerchino di offrire altri modi per stimolarvi, utilizzando un sistema audio o di illuminazione più potente, la vera stimolazione potrebbe accadere all'interno del vostro cervello.

Anche se la scienza ha studiato il fenomeno solo brevemente, è facile capire perché le droghe e la musica siano così strettamente collegate. Senza dubbio, possono anche migliorare e svelare gli aspetti più profondi di quello che ascoltiamo. Ricordate, anche l'ambiente e la situazione possono svolgere un ruolo importante. Alla fine ognuno prende le proprie decisioni, ma siate sempre responsabili.

 

Luke Sumpter
Luke Sumpter
Con una laurea in Scienze Cliniche e della Salute ed una passione per la coltivazione delle piante, Luke Sumpter ha lavorato negli ultimi 7 anni come giornalista professionista e scrittore di articoli al confine tra cannabis e scienza.
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