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Come Ottenere Piante Di Cannabis Basse E Compatte
5 min

Come Ottenere Piante Di Cannabis Basse E Compatte

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Spesso i coltivatori indoor non hanno spazio sufficiente per gestire alberi di ganja ingombranti. Fortunatamente, è possibile coltivare con successo anche in spazi limitati, se si riesce a tenere sotto controllo l'altezza delle piante. In questo articolo scopriamo alcuni metodi efficaci per coltivare piante di marijuana basse e compatte.

PERCHÉ LE PIANTE DI CANNABIS BASSE SONO PIÙ CONVENIENTI?

La maggior parte dei coltivatori casalinghi ha soltanto una stanza degli ospiti, una tenda, o persino un armadio o un guardaroba in cui tenere la propria piantagione. Lo spazio di coltivazione è sicuramente molto prezioso. Per sfruttare al massimo l'ambiente indoor a propria disposizione, le piante di cannabis piccole e compatte risultano più vantaggiose. Prima di tutto dovete prendere consapevolezza dei limiti del vostro spazio di coltivazione, e fare tutto il possibile per ottimizzare ogni centimetro. Di seguito, troverete una lista di consigli e trucchi per coltivare piante di cannabis compatte.

VARIETÀ DI CANNABIS

VARIETÀ DI CANNABIS
Sativa, Indica, Ruderalis & Ibridi

Come al solito, la varietà (o le varietà) che scegliete di coltivare è l'elemento fondamentale in qualsiasi piantagione di cannabis. È dunque estremamente importante selezionare i semi con molta attenzione. I semi femminizzati sono la scelta più ovvia per iniziare. Nessuno ha spazio per piante di cannabis maschio. A meno che non vogliate creare una varietà per conto vostro, usate sempre semi femminizzati.

Le sativa colossali, gli ibridi mastodontici, e le indica a forte crescita verticale possono essere coltivate con successo anche indoor. Tuttavia, dovrete impegnarvi parecchio per contenere le loro dimensioni. Gli ibridi autofiorenti moderni e le genetiche a dominanza indica sono molto più semplici da gestire anche in spazi ristretti. Anche da adulte, queste piante superano raramente 1m di altezza. Ecco le 10 migliori varietà di cannabis compatte, perfette per l'occasione.

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DISTANZA OTTIMALE TRA FONTI LUMINOSE E PIANTE DI CANNABIS

DISTANZA OTTIMALE TRA FONTI LUMINOSE E PIANTE DI CANNABIS

La distanza ottimale dalla luce può variare a seconda delle lampade che usate: lampade fluorescenti compatte, a alogenuri metallici o LED. Qualunque sia la distanza perfetta tra la chioma della pianta e la lampada, cercate sempre di mantenerla costante. Se le piante di cannabis sono posizionate troppo distanti dalla fonte luminosa soprastante, tenderanno ad allungare i rami per avvicinarsi alla luce.

Una delle procedure standard durante una coltivazione indoor è il controllo e la regolazione periodica delle lampade. Misurate la distanza con un righello o un metro da sarta per un calcolo più preciso. Cercate di essere accurati fin dal principio. I germogli cresceranno alti e filiformi se vengono posizionati troppo lontani dalla luce. Inoltre, ricordatevi di non appendere le lampade troppo vicine alle piante. Il calore potrebbe turbarne la crescita e bruciare il fogliame.

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ACCORCIARE LA FASE VEGETATIVA DELLA PIANTA

ACCORCIARE LA FASE VEGETATIVA DELLA PIANTA

Se state coltivando varietà fotoperiodiche, potete provare ad accorciare il ciclo vegetativo delle piante. Le autofiorenti fioriscono in base all'età, quindi questa opzione non è adatta per queste genetiche. Comunque, di solito queste piante fioriscono nel giro di 30 giorni, quindi non dovrebbero creare problemi.

Nel caso delle piante fotoperiodiche, abbreviando la fase vegetativa si elimina il rischio che la pianta diventi troppo alta prima dell'inizio della fioritura. Quasi tutte le piante di cannabis fotoperiodiche raddoppiano o triplicano le loro dimensioni durante la fioritura. Pertanto, se avete uno spazio molto ridotto, può essere utile passare ad un ciclo di illuminazione 12/12 con un po' di anticipo. L'aspetto negativo è che le piante non riusciranno a sviluppare molti rami, e non saranno produttive quanto gli esemplari tenuti in stato vegetativo più a lungo. Questa è la soluzione preferita da chi usa le tecniche SOG, di cui parleremo più avanti in questo articolo.

USARE VASI PICCOLI PER LE PIANTE DI CANNABIS

USARE VASI PICCOLI PER LE PIANTE DI CANNABIS

Può sembrare piuttosto ovvio, ma i vasi piccoli sono fatti per le piante piccole, e i vasi grandi per le piante grandi. Le varietà autofiorenti e quelle indica non hanno bisogno di ampi spazi per sviluppare le radici, a differenza di molti ibridi indica-sativa e genetiche a dominanza sativa. Quindi, le loro radici non si aggroviglieranno, anche se le coltivate in vasi piccoli.

Chiaramente, se piantate una varietà indica in un contenitore enorme, può trasformarsi in una pianta di marijuana gigantesca - ma solo se la lasciate per lungo tempo in fase vegetativa. Se inserite una pianta indica in un vaso più piccolo, è meglio abbreviare il più possibile la crescita vegetativa, e passare al ciclo di illuminazione 12/12 al più presto. Prolungando eccessivamente la fase vegetativa, aumenta il rischio che le radici si intreccino tra loro. Se attendete troppo a lungo, potreste essere costretti a trasferire la pianta su un vaso più grande, per salvarla. Un vaso da 6l di solito è sufficiente per coltivare le varietà autofiorenti e le indica compatte.

LST E HST (OVVERO SUPER CROPPING)

LST E HST (OVVERO SUPER CROPPING)

Il LST (low-stress training) è un'ottima tecnica per manipolare la struttura della pianta di cannabis. Piegare i rami e usare paletti e lacci per mantenerli in posizione richiede una certa delicatezza e una buona dose di pollice verde, ma è comunque fattibile. La tecnica LST è un modo eccellente per spingere le piante a crescere più fitte, senza dover tagliare alcun ramo. Meglio ancora, dopo un breve periodo di riposo (di solito uno o due giorni), vi ritroverete con un bel cespuglio di cannabis in forma smagliante.

Di contro, il super cropping (HST) è una tecnica altamente stressante per le piante, e richiede anche un po' di tempo. Consiste nello schiacciare gli steli finché diventano molli, o addirittura spezzarli. Le piante sottoposte a questa tecnica impiegano una settimana o più per riprendersi. Con questo metodo si possono ottenere piante più fitte, come quelle ricavate con il LST, ma sarà necessario tenere le piante in stato vegetativo molto più a lungo. Il low-stress training e il supercropping non vanno mai eseguiti durante la fioritura. In casi disperati in cui la pianta sta diventano troppo ingombrante per lo spazio a disposizione, è possibile applicare il LST durante la fioritura - ma solo come ultima risorsa. Di solito all'inizio della fioritura i rami diventano più rigidi, e cercando di piegarli si corre il rischio di spezzarli completamente.

MANTENERE UNA TEMPERATURA AMBIENTALE IDEALE

MANTENERE UNA TEMPERATURA AMBIENTALE IDEALE

Le piante di cannabis coltivate indoor crescono rigogliose ad una temperatura tra i 20 e i 28°C. In genere, quasi tutti i coltivatori riescono a raggiungere e mantenere questi valori. Le temperature eccessivamente alte possono causare stress alla pianta, e comprometterne la crescita. Le cime più in alto potrebbero iniziare ad allungarsi. Se ciò accade durante la fioritura, i fiori cresceranno in punti casuali e potrebbero formare una struttura a "foxtail". Accendete l'aria condizionata, se l'avete, o provate ad usare delle lampade meno potenti per mantenere una temperatura ottimale nell'ambiente di coltivazione.

Quando le luci vengono spente, per molti coltivatori iniziano i problemi. Le temperature inferiori ai 15°C rallentano il metabolismo delle piante - e ne impediscono la crescita. Ovviamente, voi desiderate piante di cannabis sane e compatte, e non esemplari malaticci che crescono a stento. Accendete i riscaldamenti o aggiungete una piccola stufetta nello spazio di coltivazione, per evitare che le temperature si abbassino eccessivamente. Se la temperatura scende al di sotto di 10°C, le piante di cannabis corrono un grave pericolo. Potrebbero persino morire.

CONTROLLATE CHE SIA PRESENTE UN'ADEGUATA VENTILAZIONE/CIRCOLAZIONE DELL'ARIA

CONTROLLATE CHE SIA PRESENTE UN'ADEGUATA VENTILAZIONE/CIRCOLAZIONE DELL'ARIA

Le piante di cannabis hanno bisogno di aria fresca. Introducete aria fresca dall'esterno tramite la vostra ventola di aspirazione, ed eliminate l'aria calda e stagnante con una ventola di scarico. Oppure, aprite una finestra. Cercate di non fare errori: una ventilazione insufficiente è estremamente dannosa per le piante di cannabis. Hanno bisogno anche di una leggera brezza. Ricordate di installare un ventilatore oscillante, o qualche ventola portatile, per mantenere un buon ricircolo d'aria.

Se non lo fate, rischiate di attirare parassiti e altri agenti patogeni nel vostro ambiente di coltivazione. Le piante malate o infestate dagli insetti non producono fiori utilizzabili. La corretta ventilazione è un elemento essenziale, strettamente legato alla giusta temperatura e alle condizioni ambientali ottimali. Se decidete di trascurare la circolazione dell'aria, fatelo a vostro rischio e pericolo. Ricordate sempre che l'obiettivo è ottenere piante sane e compatte.

CIMATURA E FIMMING

CIMATURA E FIMMING

Cimatura e fimming sono due tecniche di potatura volte ad interrompere la dominanza del fusto principale, e a reindirizzare l'ormone della crescita verso i germogli secondari. La cimatura, o topping, consiste nel tagliare di netto l'estremità superiore dello stelo con le cesoie, lasciando solo una protuberanza. La tecnica del fimming, invece, prevede di schiacciare il 75% dello stelo usando le dita.

In entrambi i casi, le piante diventeranno più cespugliose, riempiendo gli spazi laterali e sviluppando cime apicali multiple, anziché solo una. Applicando queste tecniche durante la fase vegetativa, è possibile aumentare anche le rese finali. Tuttavia, le piante impiegheranno circa 3-7 giorni per riprendersi. Inoltre, cimatura e fimming possono essere combinate con il LST o il super cropping, se avete la pazienza di mantenere le piante in fase vegetativa per un periodo più lungo.

TECNICHE DI COLTIVAZIONE SOG E SCROG

TECNICHE DI COLTIVAZIONE SOG E SCROG

Il metodo SOG o "sea of green" è uno stile di coltivazione a volumi elevati. Riempiendo tutta la superficie della stanza con vasi più piccoli, sarà sufficiente un periodo vegetativo breve per poter raccogliere grosse quantità di cime da numerose piante di cannabis compatte.

Viceversa, la tecnica ScrOG o "screen of green", è un metodo che prevede l'uso di pochi esemplari di cannabis ben manipolati e/o potati. Ad ogni modo, queste piante devono essere tenute in fase vegetativa molto più a lungo. La tecnica consiste nel poggiare una rete sopra le piante durante la fase vegetativa, e poi indurre il maggior numero possibile di germogli a crescere attraverso le aperture. Si tratta dunque di piegare e intrecciare i rami fino alla terza settimana di fioritura circa. Se eseguita correttamente e senza fretta, questa tecnica permette di ottenere rese analoghe a quelle ricavate con il metodo SOG.

Luke Sumpter
Luke Sumpter
Con una laurea in Scienze Cliniche e della Salute ed una passione per la coltivazione delle piante, Luke Sumpter ha lavorato negli ultimi 7 anni come giornalista professionista e scrittore di articoli al confine tra cannabis e scienza.
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