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CBD Test Sulla Droga
6 min

Il CBD Può Farti Fallire Un Test Antidroga?

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I test antidroga casuali sono una sfortunata realtà per molte persone. Ma per fortuna, l’assunzione di integratori CBD come oli, tinture, creme o edibili non dovrebbe influire sui risultati del test antidroga. Continua a leggere per scoprire perché.

Che tu lo prenda per favorire il sonno o per rilassare i muscoli dopo un allenamento, l’ultima cosa che vuoi è che il tuo olio di CBD comporti un risultato positivo al tuo prossimo test antidroga. Per fortuna, le possibilità che questo accada sono molto scarse.

Continua a leggere questo sguardo approfondito al CBD, come funziona e perché probabilmente non avrà alcun effetto sui risultati dei test antidroga.

Il CBD Può Falsare un Test Antidroga?

Il CBD Può Falsare un Test Antidroga?

L’ipotesi che l’assunzione di CBD possa farti fallire un test antidroga è abbastanza giustificata, visto che è derivato dalla Cannabis sativa. Ma la risposta a questa domanda apparentemente semplice, è invece un po’ più complicata.

Il consenso generale è che gli integratori con CBD non dovrebbero influenzare i risultati del test antidroga, ma potrebbero farlo in determinate circostanze. Per capire meglio, dobbiamo entrare un po’ più in dettaglio su come funzionano sia i test antidroga, sia il CBD.

Come Funzionano i Test Antidroga sul Posto di Lavoro?

Come Funzionano i Test Antidroga sul Posto di Lavoro?

test antidroga utilizzati dai datori di lavoro o dalle autorità sportive rientrano in due categorie principali: test di screening e test di conferma. Sebbene siano molto diversi, sia i test di screening che quelli di conferma ricercano i metaboliti delle sostanze.

I test di screening funzionano utilizzando anticorpi per testare i metaboliti delle sostanze in un campione di saliva, urina o capelli.

I tester applicano anzitutto gli anticorpi al ricettacolo utilizzato per condurre il test. Una volta attivato il campione, gli anticorpi inizieranno ad attaccarsi ai metaboliti della sostanza ricercata. I tester quindi rimuovono il campione ed aggiungono una dose secondaria di anticorpi nel ricettacolo. Questi anticorpi contengono un enzima che, cambiando colore, indica quali metaboliti siano presenti nel campione (se presenti).

I test antidroga di conferma sono molto più complessi e costosi. Usano la gascromatografia o la spettrometria di massa per separare o rompere le molecole presenti in un campione, rendendo più facile per i tester identificare eventuali metaboliti di sostanze.

Se stai leggendo questo articolo, è probabile che tu abbia più familiarità con i test antidroga del tipo seguente, visto che sono i test utilizzati dai datori di lavoro.

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Test Antidroga su Saliva e Urine

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I test immunologici sulla saliva e sulle urine sono i tipi più comuni di test antidroga utilizzati sul posto di lavoro.

In genere i test delle urine verificano le sostanze utilizzate negli ultimi 7–10 giorni, ma alcuni metaboliti, come quelli del THC e altri cannabinoidi, possono essere rilevabili nelle urine fino a 30 giorni nei consumatori moderati e fino a 90 giorni nei consumatori frequenti.

I test della saliva rilevano le sostanze usate in un lasso di tempo molto più breve, che va da 12 a 24 ore per alcol, cannabinoidi ed anfetamine, fino a 7–10 giorni per alcuni farmaci e cocaina.

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Test Antidroga su Capelli e Sangue

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I test antidroga sui capelli e sul sangue sono molto meno comuni nei luoghi di lavoro, principalmente perché sono molto più costosi da condurre. Gli esami del sangue sono anche molto più invasivi di quelli delle urine, dei capelli o della saliva.

I test su sangue e capelli risultano però molto più accurati e possono rilevare le sostanze utilizzate per un periodo di tempo più lungo. I test sui capelli, in particolare, possono rilevare i metaboliti fino a 90 giorni indietro.

Esiste un Test Antidroga per il CBD?

Esiste un Test Antidroga per il CBD?

Non esiste un test antidroga che cerchi di identificare il CBD. Tutti i test antidroga sopra menzionati testano solo i metaboliti del THC (quando si tratta della pianta di cannabis). Se stai leggendo questo articolo, probabilmente sai che il THC è il principale composto inebriante che si trova nella marijuana. Stando così le cose, le leggi sulla droga della maggior parte dei Paesi si occupano solo del THC e non considerano il CBD una sostanza controllata o illecita.

Che Cos’è un Test Antidroga Multiplo?

I test antidroga multipli sono i test antidroga più comuni utilizzati sul posto di lavoro. Questi test utilizzano speciali strisce di carta con cinque pannelli di colore diverso per testare i metaboliti di queste comuni droghe ricreative:

  • Cannabis
  • Cocaina
  • Anfetamine
  • Oppiacei
  • PCP (fenciclidina)

A volte, i luoghi di lavoro o le autorità sportive potrebbero eseguire versioni estese di questo test, che testano anche i metaboliti di etanolo, allucinogeni, barbiturici, benzodiazepine, steroidi anabolizzanti e inalanti.

L’Assunzione di Olio CBD a Spettro Completo Mi Farà Fallire un Test Antidroga?

L’Assunzione di Olio CBD a Spettro Completo Mi Farà Fallire un Test Antidroga?

I prodotti CBD a spettro completo contengono tutti i composti attivi presenti nella cannabis e nella canapa, comprese tracce di THC che, almeno in teoria, potrebbero essere in grado di attivare un test antidroga.

Ricorda, il livello legale di THC consentito nei prodotti CBD derivati dalla canapa tende ad essere compreso tra lo 0,1 e lo 0,3% a seconda del Paese. Pertanto, qualsiasi olio CBD a spettro completo di qualità e prodotto secondo questi standard non dovrebbe contenere abbastanza THC per innescare una lettura positiva del test.

Cos’è il Risultato Falso Positivo di un Test Antidroga?

Cos’è il Risultato Falso Positivo di un Test Antidroga?

Un risultato falso positivo in un test antidroga, hai indovinato, è quando risulti positivo per aver assunto una sostanza che non hai mai preso. Sebbene succeda raramente, alcuni consumatori di CBD potrebbero risultare falsi positivi per il THC.

Questo può accadere a chi assume dosi giornaliere molto elevate di olio CBD per lunghi periodi di tempo, oppure a chi assume prodotti CBD che contengono THC superiore al limite legale.

In rari casi, le tracce di THC presenti nell’olio di CBD a spettro completo potrebbero essere sufficienti per produrre una lettura positiva su test molto precisi che utilizzano campioni di sangue o capelli. In generale, la quantità di THC contenuta nei prodotti CBD derivati dalla canapa non dovrebbe essere sufficiente a giustificare alcuna preoccupazione.

Il CBD Può Convertirsi in THC nel Corpo Umano?

Il CBD Può Convertirsi in THC nel Corpo Umano?

Girano alcune voci su internet che suggeriscono come il CBD possa convertirsi in THC all’interno del nostro corpo. Queste voci probabilmente sono iniziate a causa di due studi in vitro. Il primo ha mostrato che, se miscelato con fluido gastrico simulato privo di pepsina (il principale enzima digestivo presente nello stomaco umano), il CBD si converte in THC ad un tasso di quasi il 3%.

Il secondo studio era simile: i ricercatori hanno mescolato il CBD con il liquido gastrico (senza enzimi) in una provetta per 3 ore. Hanno quindi esaminato il campione utilizzando la gascromatografia e la spettrometria di massa ed hanno scoperto che quasi il 98% del CBD si era degradato, ma ciò che era rimasto era principalmente THC.

Sebbene questi studi possano sembrare conclusivi, in realtà non lo sono. Diversi studi in vivo hanno tentato di replicare questi risultati ed hanno fallito.

Uno studio, condotto da GW Pharmaceuticals, ha somministrato CBD a maialini nani ad una dose di 15mg/kg di peso corporeo al giorno (che è una dose estremamente alta per questi animali: la maggior parte degli esseri umani assume tra 10 e 20mg di CBD al giorno) .

I ricercatori hanno utilizzato maialini nani in questo studio perché il loro tratto gastrointestinale è molto simile a quello degli esseri umani. Molti altri studi su animali che esaminano il tratto gastrointestinale utilizzano maialini nani per lo stesso motivo.

Dopo cinque giorni, i ricercatori hanno analizzato campioni di plasma sanguigno degli animali, trovandoli privi di tracce di THC. Il punto debole dei primi studi in vitro era il test sul CBD al di fuori del tratto digerente, con fluidi gastrici simulati e in realtà non molto simili a quelli presenti nel corpo umano.

Come Assicurarsi che il CBD Non Influenzi i Risultati dei Test Antidroga

Ancora preoccupato per il fallimento di un prossimo test antidroga al lavoro? Non ti preoccupare. Segui questi semplici consigli per essere ancor più tranquillo.

Acquista Solo Prodotti CBD di Qualità

Come Assicurarsi che il CBD Non Influenzi i Risultati dei Test Antidroga: Acquista Solo Prodotti CBD di Qualità

Se vuoi la massima tranquillità, assicurati sempre di acquistare prodotti CBD da un produttore rispettabile che fornisce risultati dei test di terze parti per tutti i suoi prodotti. Non acquistare mai olio di CBD per strada o da altre fonti illegali o non regolamentate.

Come faresti con altri integratori, vale la pena spendere un po’ più di denaro su prodotti CBD che sono stati realizzati con cura e verificati in modo indipendente. Non è necessario scegliere il marchio più costoso o di tendenza, ma questo non è neppure il momento di cercare il massimo risparmio.

Controlla Sempre l’Etichetta del Tuo Olio di CBD

Ricordati di leggere attentamente l’etichetta di qualsiasi nuovo prodotto CBD che intendi acquistare ed assicurati che il suo contenuto di THC corrisponda a ciò che è legale nel tuo Paese. In Europa, il limite legale tende ad essere dello 0,2% di THC, mentre in America il limite è lo 0,3%. Queste sono considerate quantità in tracce che non influiranno sul funzionamento psicofisico e non produrranno effetti psicotropi.

Cerca Prodotti CBD Derivati da Canapa Senza THC

Come Assicurarsi che il CBD Non Influenzi i Risultati dei Test Antidroga: Cerca Prodotti CBD Derivati da Canapa Senza THC

Se vuoi essere davvero al sicuro, puoi scegliere prodotti completamente privi di THC. A differenza dei prodotti CBD a spettro completo, l’olio di CBD ad ampio spettro e l’isolato di CBD non contengono alcun THC e sono ottimi per le persone che si sottopongono a frequenti test antidroga sul lavoro.

La cosa buona dell’olio di CBD ad ampio spettro è che contiene tutti gli altri cannabinoidi e terpeni della canapa, ad eccezione del THC. Ciò significa che puoi ancora beneficiare del profilo chimico diversificato della Cannabis sativa, in totale tranquillità.

L’isolato di CBD, altrimenti noto come cristalli di CBD, o CBD puro, è proprio questo: CBD e nient’altro. Gli isolati arrivano fino al 99% di CBD (con tracce di terpeni) e possono essere trasformati in oli e prodotti topici con CBD per una somministrazione facile e sicura.

Evita l’Esposizione Passiva al THC

Se hai un test antidroga in arrivo, evita gli incontri sociali in cui i tuoi amici e la tua famiglia consumano cannabis. Stare seduti per ore in una stanza con forti fumatori di marijuana potrebbe esporti ad una quantità di THC sufficiente a produrre un risultato positivo al test antidroga.

Il CBD Ti Farà Fallire un Test Antidroga? Consigli Finali per Stare Tranquillo

Il CBD Ti Farà Fallire un Test Antidroga?

Non lo ripetiamo mai abbastanza: se stai acquistando CBD, assicurati di acquistare solo prodotti realizzati da aziende legittime, in Paesi con rigorosi standard di controllo della qualità. Come abbiamo visto in questo post, le possibilità che l’olio di CBD faccia fallire il superamento di un test antidroga sono praticamente nulle, ma solo se il CBD che stai assumendo è di buona qualità e rispetta le leggi locali.

Una volta trovato un rivenditore con prodotti CBD di alta qualità e testati da laboratori indipendenti non dovresti avere problemi se arriva il momento di fare un test antidroga.

Steven Voser
Steven Voser
Steven Voser è un giornalista indipendente che si occupa di cannabis. È da oltre 6 anni che scrive articoli su tutto ciò che riguarda la marijuana: come coltivarla, come godersela al meglio, l'industria in forte espansione e il torbido panorama legale che la circonda.
Fonti
  • (n.d.). (PDF) Conversion of cannabidiol to Δ9-tetrahydrocannabinol and related cannabinoids in artificial gastric juice, and their pharmacological effects in mice - https://www.researchgate.net
  • John Merrick, Brian Lane, Terri Sebree, Tony Yaksh, Carol O'Neill, & Stan L. Banks. (2016). Identification of Psychoactive Degradants of Cannabidiol in Simulated Gastric and Physiological Fluid - https://www.ncbi.nlm.nih.gov
  • Louise Wray, Colin Stott, Nicholas Jones, & Stephen Wright. (2017). Cannabidiol Does Not Convert to Δ9-Tetrahydrocannabinol in an In Vivo Animal Model - https://www.ncbi.nlm.nih.gov
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