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Cactus Mescalina
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Coltivare Un Cactus: Errori Più Comuni E Loro Soluzioni

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C'è un intero mondo spirituale che aspetta di essere esplorato. Almeno da coloro che sono riusciti a coltivare una torcia peruviana o un cactus San Pedro (della famiglia delle cactacee): entrambi, infatti, contengono la mescalina. Tuttavia, affinché la pianta possa regalarvi i il potente psichedelico, è necessario che cresca sana e rigogliosa.

PERCHÉ È COSÌ IMPORTANTE EVITARE QUESTI ERRORI

Sia il cactus San Pedro che la torcia peruviana sono conosciuti per i composti altamente psichedelici contenuti al di sotto della loro pelle. Sia che stiate coltivando la pianta grassa a partire da un germoglio o che l'abbiate già interrata, dovete prestare attenzioni a degli aspetti in particolare. Affinché questi cactus possano regalare un'esperienza genuinamente profonda, la cura dev'essere maniacale.

Visto che l'habitat naturale dei cactus è il deserto, spesso anche i coltivatori più esperti danno per scontato che queste piante non abbiano bisogno di molte cure. Che si tratti di acqua, luce, nutrienti e persino fertilizzanti, i cactus richiedono tanta attenzione quanta ne richiederebbe qualsiasi altra pianta domestica.

ERRORI PIÙ COMUNI

La chiave per ottenere della mescalina di qualità sta nel mantenere la propria pianta di cactus sana ed in forma. A questo proposito, abbiamo elencato gli otto errori più comuni commessi sia da coltivatori neofiti che esperti.

1. TROPPO SOLE DANNEGGIA IL SAN PEDRO

Troppo Sole Danneggia Il San Pedro

Come già accennato, il fatto che la maggior parte dei cactus vive sotto il cocente sole dei climi desertici non significa che queste piante disprezzino qualsiasi chance abbiano di stare un po' all'ombra. Molti cactus ricorrono a tecniche ingegnose per trovare sollievo dal sole. Spesso, crescono tra arbusti e cespugli proprio per farsi scudo dalla luce solare diretta, specialmente a mezzogiorno quando la radiazione è più intensa.

Troppo spesso i coltivatori pensano che la posizione migliore per un cactus sia vicino ad una finestra esposta a Sud. Tuttavia, come ci si accorge facilmente, senza alcuna tregua dal sole le piante di cactus andranno in crisi per l'eccessiva esposizione. Se non si prendono provvedimenti, l'unico risultato sarà la lenta morte della pianta.

La posizione ideale per un cactus permette sì un'esposizione prolungata alla luce solare, ma anche sufficiente ombra durante le ore più calde. Se la pianta è all'aperto, sfruttate altre piante od oggetti per creare questo rigenerante cono d'ombra. Se invece si trova all'interno, posizionate il vaso in modo tale che sia irrorato di luce al mattino ed al pomeriggio ma rimanga in ombra intorno a mezzogiorno.

2. QUESTIONE DI TEMPISMO

Questione Di Tempismo

Al momento dell'acquisto, spesso un cactus viene dato in un vaso troppo piccolo per favorirne la crescita. Il rinvaso è necessario. Tuttavia, se non viene fatto nel momento giusto dell'anno, può causare problemi.

Evitate di fare il rinvaso tra ottobre e febbraio. Il tandem meno ore di luce e luce meno intensa sicuramente porterà la pianta alla rovina. Le radici non cresceranno adeguatamente, quindi il cactus non riuscirà ad approvvigionarsi di acqua - elemento indispensabile per qualsiasi processo biologico. Anche se continuate ad annaffiarlo, poiché le radici non sono in grado di assorbire l'acqua, questa ristagnerà portando le radici a marcire. Rinvasate tra marzo e settembre per avere più probabilità di successo.

3. IL VASO GIUSTO

Il Vaso Giusto

Non troppo grande, non troppo piccolo, semplicemente della giusta misura. Ma qual è la giusta misura? Un cactus dovrebbe essere rinvasato in un vaso più grande di quello precedente di circa il 10-15%. Questo spazio in più permette alle radici di svilupparsi in maniera adeguata senza che i nutrienti vengano sprecati, cosa che accadrebbe se il vaso fosse troppo grande: il terreno in più, infatti, impedirebbe alle radici di assorbire adeguatamente l'acqua. In definitiva, un eccessivo spazio in più fa da antagonista al cactus nell'assorbimento dei nutrienti.

Se ritenete che il vaso di partenza sia troppo piccolo o troppo grande, un'altra regola generale dice che il diametro del vaso dovrebbe essere leggermente più grande (10-15%) della circonferenza del cactus visto dall'alto. Il rinvaso va fatto più volte nell'arco del ciclo di vita. Per maggiori dettagli a proposito, continuate a leggere!

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4. PIANIFICARE LA COLTIVAZIONE OUTDOOR

Pianificare La Coltivazione Outdoor

Posto che abbiate scelto propriamente la posizione dove piantare il cactus (tenendo conto delle considerazioni fatte sull'esposizione solare), dovrete avere un paio di accorgimenti circa l'area dove vivrà la pianta. I cactus prediligono i terreni ben drenati e la maggior parte dei giardini non è di questo tipo, perciò dovrete preparare un letto sopraelevato in grado di drenare l'acqua e far respirare le radici del cactus.

Il letto dovrebbe elevarsi per circa 20–30cm dal suolo e dovrebbe essere riempito con una mistura drenante. L'ideale sarebbe un mix di sabbia fine, compost e ghiaia. In questo modo l'acqua riuscirà a defluire, evitando che le radici soffochino.

5. ECCESSO DI ACQUA

Eccesso Di Acqua

Ovviamente, i cactus hanno comunque bisogno di essere annaffiati, nonostante il loro habitat arido ed afoso. Cionondimeno, il troppo stroppia anche per le cose benefiche ed in questo caso il rischio è la putrefazione delle radici. Tuttavia, esistono un paio di tecniche che dovrebbero ovviare a questo potenziale problema.

L'acqua dovrebbe essere versata poco per volta. Lasciate che si accumuli sulla superficie del terreno prima che venga assorbita qualche secondo più tardi. Se ci mette un po' a scomparire nel terreno, allora fermatevi! Questo è segno che il terreno è saturo. Se poi l'acqua ristagna sulla superficie, allora dovreste considerare se rinvasare o meno la pianta per evitare che le radici comincino a marcire.

L'apporto di acqua può essere controllato anche tramite uno sgocciolatoio. Annaffiando la pianta da sotto invece che da sopra, le radici potranno automaticamente assorbire l'acqua di cui hanno bisogno, non di più e non di meno. Infine, ogni cactus ha il suo fabbisogno idrico specifico: cercate di innaffiarlo ogni 2–3 giorni finché non avete un'idea di quanto la vostra pianta abbia veramente bisogno.

6. LE RADICI FINIRANNO PER SBORDARE DAL VASO

Le Radici Finiranno Per Sbordare Dal Vaso

Torniamo alle dimensioni del vaso. Prima o poi, le radici di un cactus arriveranno ad occupare tutto lo spazio a loro disposizione (a patto che abbiate seguito le indicazioni date precedentemente). Se passa troppo tempo dopo che questo limite è stato raggiunto, le radici inizieranno ad intrecciarsi e la loro efficacia nell'assorbimento di acqua e minerali diminuirà.

Non c'è da preoccuparsi troppo però, di solito un cactus (il San Pedro e la torcia peruviana non fanno eccezione) ci mette dai 2 ai 4 anni prima di raggiungere il limite. Per stare sicuri, controllate lo stato delle radici una volta l'anno per stabilire se la pianta va rinvasata o meno. In questo caso, tornate al punto 3.

7. GLI INSETTICIDI POSSONO ESSERE DANNOSI (FOTOTOSSICITÀ)

Gli Insetticidi Possono Essere Dannosi (Fototossicità)

In generale, i cactus non hanno bisogno di insetticidi organici. Queste piante sono naturalmente resistenti agli agenti infestanti, tra cui anche i piccoli insetti, e di solito sanno cavarsela da sole. Nel raro caso in cui c'è bisogno di usare insetticidi, l'ideale sarebbe applicarli presto la mattina o tardi la sera. Infatti, se l'insetticida rimane sulla pianta durante le ore di esposizione solare diretta, i composti chimici di cui è fatto bruceranno il corpo del cactus.

Questa è la cosiddetta "fototossicità", ossia una bruciatura dovuta all'assorbimento od evaporazione di alcuni composti chimici. Pensate ad una scottatura sulla pelle umana: per un cactus è ancora più doloroso.

8. LA COMPOSIZIONE DEL SUOLO CONTA

La Composizione Del Suolo Conta

Abbiamo fatto riferimento alla composizione del terreno nel caso in cui il cactus venga piantato all'esterno, e lo stesso vale se viene tenuto tra le pareti domestiche. Anche la composizione del sostrato va tenuta in considerazione. Di nuovo, un drenaggio rapido ed efficace è ciò che volete ottenere. In quest'ottica, l'ideale sarebbe avere un sostrato al 30% di terriccio e al 70% di perlite, sabbia o ghiaia. Assicuratevi che sia omogeneo prima di metterlo in posa.

Per evitare qualsiasi problema futuro, assicuratevi che il terriccio sia fresco. L'uso di un terriccio già datato aumenta il rischio di malattie o parassiti latenti, pronti a banchettare sul vostro cactus appena piantato.

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NON SCORAGGIATEVI

Non Scoraggiatevi

Nonostante possa sembrare che coltivare un cactus da mescalina non valga la candela, in realtà bastano poche ore di preparazione per avere una pianta sana ed in forma. Considerando che quasi tutti i suggerimenti forniti in questo articolo posso essere messi in pratica prima dell'acquisto della pianta, non appena questa arriva voi sarete già pronti. In seguito, quando sarà il momento di sprigionare i poteri psichedelici del vostro cactus, ricordatevi di mettere da parte dei pezzi della pianta. Potrete usarli per farne crescere una nuova l'anno venturo.

Cactus Da Mescalina

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Una volta avuta esperienza della natura profonda della mescalina, vorrete riprovarla ancora ed ancora... almeno fin quando riuscite a sopportarne il sapore!

Luke Sholl
Luke Sholl
Da oltre dieci anni, Luke Sholl scrive articoli sulla cannabis, sulle potenziali proprietà benefiche dei cannabinoidi e sull'influenza positiva della natura. Lavorando su numerosi testi incentrati sui cannabinoidi, pubblica un'ampia varietà di contenuti digitali, supportati da una forte conoscenza tecnica e da ricerche approfondite.
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